Antichi Maestri Stranieri

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Apollo ed Amore, Metamorfosi di Ovidio, acquaforte del 1676

30,00 

Questa splendida incisione del 1676 proviene dalla prestigiosa edizione delle “Métamorphoses d’Ovide en rondeaux” di Isaac de Benserade, un’opera di grande raffinatezza, commissionata da Luigi XIV per l’educazione del Delfino di Francia.

Descrizione dell’opera

  • Titolo: Stampa tratta da Les Métamorphoses d’Ovide en rondeaux

  • Autore: Isaac de Benserade (testo), Le Clerc, Chauveau e Le Brun (incisioni)

  • Editore: De l’Imprimerie Royale, Parigi, 1676

  • Tecnica: Acquaforte su carta vergellata (testo al verso)

  • Dimensioni:

    • Incisione: cm 7,5 × 9 (alla battuta del rame)

    • Foglio: cm 27 × 20

Importanza storica e artistica

L’opera di Benserade è una delle più celebri reinterpretazioni seicentesche delle Metamorfosi di Ovidio. La particolarità di questa edizione è il suo approccio didattico ed estetico: ogni mito è presentato attraverso una citazione in latino, una riscrittura in versi (i rondeaux, tipici componimenti poetici francesi) e un’incisione su rame che illustra la scena.

Le incisioni furono realizzate da tre importanti artisti dell’epoca:

  • Sébastien Le Clerc (1637-1714), incisore di corte del Re Sole

  • François Chauveau (1613-1676), celebre illustratore parigino

  • Charles Le Brun (1619-1690), pittore ufficiale di Luigi XIV

Questa stampa rappresenta un esempio straordinario di arte barocca, caratterizzata da un tratto preciso e dettagliato, che enfatizza la drammaticità e il dinamismo delle scene mitologiche.

Valore collezionistico

L’opera, stampata presso l’Imprimerie Royale, è una testimonianza del lusso e della raffinatezza della cultura francese sotto Luigi XIV. Le incisioni, realizzate con grande maestria, sono oggi oggetti di culto tra i collezionisti di libri antichi, incisioni del XVII secolo e iconografia mitologica.

Un pezzo di altissimo valore storico e artistico, espressione della grande tradizione incisoria francese e dell’interesse del Re Sole per l’arte e la letteratura classica.

Apollo ed il serpente Pitone, Metamorfosi di Ovidio, acquaforte del 1676

30,00 

Questa splendida incisione del 1676 proviene dalla prestigiosa edizione delle “Métamorphoses d’Ovide en rondeaux” di Isaac de Benserade, un’opera di grande raffinatezza, commissionata da Luigi XIV per l’educazione del Delfino di Francia.

Descrizione dell’opera

  • Titolo: Stampa tratta da Les Métamorphoses d’Ovide en rondeaux

  • Autore: Isaac de Benserade (testo), Le Clerc, Chauveau e Le Brun (incisioni)

  • Editore: De l’Imprimerie Royale, Parigi, 1676

  • Tecnica: Acquaforte su carta vergellata (testo al verso)

  • Dimensioni:

    • Incisione: cm 7,5 × 9 (alla battuta del rame)

    • Foglio: cm 27 × 20

Importanza storica e artistica

L’opera di Benserade è una delle più celebri reinterpretazioni seicentesche delle Metamorfosi di Ovidio. La particolarità di questa edizione è il suo approccio didattico ed estetico: ogni mito è presentato attraverso una citazione in latino, una riscrittura in versi (i rondeaux, tipici componimenti poetici francesi) e un’incisione su rame che illustra la scena.

Le incisioni furono realizzate da tre importanti artisti dell’epoca:

  • Sébastien Le Clerc (1637-1714), incisore di corte del Re Sole

  • François Chauveau (1613-1676), celebre illustratore parigino

  • Charles Le Brun (1619-1690), pittore ufficiale di Luigi XIV

Questa stampa rappresenta un esempio straordinario di arte barocca, caratterizzata da un tratto preciso e dettagliato, che enfatizza la drammaticità e il dinamismo delle scene mitologiche.

Valore collezionistico

L’opera, stampata presso l’Imprimerie Royale, è una testimonianza del lusso e della raffinatezza della cultura francese sotto Luigi XIV. Le incisioni, realizzate con grande maestria, sono oggi oggetti di culto tra i collezionisti di libri antichi, incisioni del XVII secolo e iconografia mitologica.

Un pezzo di altissimo valore storico e artistico, espressione della grande tradizione incisoria francese e dell’interesse del Re Sole per l’arte e la letteratura classica.

Arcade, Metamorfosi di Ovidio, acquaforte del 1676

30,00 

Questa splendida incisione del 1676 proviene dalla prestigiosa edizione delle “Métamorphoses d’Ovide en rondeaux” di Isaac de Benserade, un’opera di grande raffinatezza, commissionata da Luigi XIV per l’educazione del Delfino di Francia.

Descrizione dell’opera

  • Titolo: Stampa tratta da Les Métamorphoses d’Ovide en rondeaux

  • Autore: Isaac de Benserade (testo), Le Clerc, Chauveau e Le Brun (incisioni)

  • Editore: De l’Imprimerie Royale, Parigi, 1676

  • Tecnica: Acquaforte su carta vergellata (testo al verso)

  • Dimensioni:

    • Incisione: cm 7,5 × 9 (alla battuta del rame)

    • Foglio: cm 27 × 20

Importanza storica e artistica

L’opera di Benserade è una delle più celebri reinterpretazioni seicentesche delle Metamorfosi di Ovidio. La particolarità di questa edizione è il suo approccio didattico ed estetico: ogni mito è presentato attraverso una citazione in latino, una riscrittura in versi (i rondeaux, tipici componimenti poetici francesi) e un’incisione su rame che illustra la scena.

Le incisioni furono realizzate da tre importanti artisti dell’epoca:

  • Sébastien Le Clerc (1637-1714), incisore di corte del Re Sole

  • François Chauveau (1613-1676), celebre illustratore parigino

  • Charles Le Brun (1619-1690), pittore ufficiale di Luigi XIV

Questa stampa rappresenta un esempio straordinario di arte barocca, caratterizzata da un tratto preciso e dettagliato, che enfatizza la drammaticità e il dinamismo delle scene mitologiche.

Valore collezionistico

L’opera, stampata presso l’Imprimerie Royale, è una testimonianza del lusso e della raffinatezza della cultura francese sotto Luigi XIV. Le incisioni, realizzate con grande maestria, sono oggi oggetti di culto tra i collezionisti di libri antichi, incisioni del XVII secolo e iconografia mitologica.

Un pezzo di altissimo valore storico e artistico, espressione della grande tradizione incisoria francese e dell’interesse del Re Sole per l’arte e la letteratura classica.

Arcas, Metamorfosi di Ovidio, acquaforte del 1676

30,00 

Questa splendida incisione del 1676 proviene dalla prestigiosa edizione delle “Métamorphoses d’Ovide en rondeaux” di Isaac de Benserade, un’opera di grande raffinatezza, commissionata da Luigi XIV per l’educazione del Delfino di Francia.

Descrizione dell’opera

  • Titolo: Stampa tratta da Les Métamorphoses d’Ovide en rondeaux

  • Autore: Isaac de Benserade (testo), Le Clerc, Chauveau e Le Brun (incisioni)

  • Editore: De l’Imprimerie Royale, Parigi, 1676

  • Tecnica: Acquaforte su carta vergellata (testo al verso)

  • Dimensioni:

    • Incisione: cm 7,5 × 9 (alla battuta del rame)

    • Foglio: cm 27 × 20

Importanza storica e artistica

L’opera di Benserade è una delle più celebri reinterpretazioni seicentesche delle Metamorfosi di Ovidio. La particolarità di questa edizione è il suo approccio didattico ed estetico: ogni mito è presentato attraverso una citazione in latino, una riscrittura in versi (i rondeaux, tipici componimenti poetici francesi) e un’incisione su rame che illustra la scena.

Le incisioni furono realizzate da tre importanti artisti dell’epoca:

  • Sébastien Le Clerc (1637-1714), incisore di corte del Re Sole

  • François Chauveau (1613-1676), celebre illustratore parigino

  • Charles Le Brun (1619-1690), pittore ufficiale di Luigi XIV

Questa stampa rappresenta un esempio straordinario di arte barocca, caratterizzata da un tratto preciso e dettagliato, che enfatizza la drammaticità e il dinamismo delle scene mitologiche.

Valore collezionistico

L’opera, stampata presso l’Imprimerie Royale, è una testimonianza del lusso e della raffinatezza della cultura francese sotto Luigi XIV. Le incisioni, realizzate con grande maestria, sono oggi oggetti di culto tra i collezionisti di libri antichi, incisioni del XVII secolo e iconografia mitologica.

Un pezzo di altissimo valore storico e artistico, espressione della grande tradizione incisoria francese e dell’interesse del Re Sole per l’arte e la letteratura classica.

Arti figurative, David, Gerard, 1850

20,00 

Arti Figurative è un’incisione al bulino realizzata da Gerard David nel 1850.
Questa opera è tratta dal Bilder-Atlas, pubblicato a Lipsia da F.A. Brockhaus.
L’incisione presenta varie pitture con didascalie in tedesco, offrendo uno spaccato interessante della cultura artistica dell’epoca.

  • Dimensioni del foglio: mm. 300×220
  • Supporto: Carta leggera, retro bianco
  • Condizione: Ottime condizioni

Assedio di Gerusalemme, acquaforte 1650 ca

40,00 

Assedio di Gerusalemme è un’acquaforte realizzata intorno al 1650, che rappresenta l’assedio della città sotto Antioco Sidete.
Questa opera è stampata su carta spessa vergellata senza filigrana, con una dimensione alla battuta del rame di cm. 43×30 e un foglio di cm. 46×38.

  • Dimensioni del foglio: cm. 46×38
  • Dimensioni dell’incisione: cm. 43×30
  • Supporto: Carta spessa vergellata
  • Condizione: Ottime condizioni

Atamas furioso con Giunone, Metamorfosi di Ovidio, acquaforte del 1676

30,00 

Questa splendida incisione del 1676 proviene dalla prestigiosa edizione delle “Métamorphoses d’Ovide en rondeaux” di Isaac de Benserade, un’opera di grande raffinatezza, commissionata da Luigi XIV per l’educazione del Delfino di Francia.

Descrizione dell’opera

  • Titolo: Stampa tratta da Les Métamorphoses d’Ovide en rondeaux

  • Autore: Isaac de Benserade (testo), Le Clerc, Chauveau e Le Brun (incisioni)

  • Editore: De l’Imprimerie Royale, Parigi, 1676

  • Tecnica: Acquaforte su carta vergellata (testo al verso)

  • Dimensioni:

    • Incisione: cm 7,5 × 9 (alla battuta del rame)

    • Foglio: cm 27 × 20

Importanza storica e artistica

L’opera di Benserade è una delle più celebri reinterpretazioni seicentesche delle Metamorfosi di Ovidio. La particolarità di questa edizione è il suo approccio didattico ed estetico: ogni mito è presentato attraverso una citazione in latino, una riscrittura in versi (i rondeaux, tipici componimenti poetici francesi) e un’incisione su rame che illustra la scena.

Le incisioni furono realizzate da tre importanti artisti dell’epoca:

  • Sébastien Le Clerc (1637-1714), incisore di corte del Re Sole

  • François Chauveau (1613-1676), celebre illustratore parigino

  • Charles Le Brun (1619-1690), pittore ufficiale di Luigi XIV

Questa stampa rappresenta un esempio straordinario di arte barocca, caratterizzata da un tratto preciso e dettagliato, che enfatizza la drammaticità e il dinamismo delle scene mitologiche.

Valore collezionistico

L’opera, stampata presso l’Imprimerie Royale, è una testimonianza del lusso e della raffinatezza della cultura francese sotto Luigi XIV. Le incisioni, realizzate con grande maestria, sono oggi oggetti di culto tra i collezionisti di libri antichi, incisioni del XVII secolo e iconografia mitologica.

Un pezzo di altissimo valore storico e artistico, espressione della grande tradizione incisoria francese e dell’interesse del Re Sole per l’arte e la letteratura classica.

Atlante trasformato in montagna, Metamorfosi di Ovidio, acquaforte del 1676

30,00 

Questa splendida incisione del 1676 proviene dalla prestigiosa edizione delle “Métamorphoses d’Ovide en rondeaux” di Isaac de Benserade, un’opera di grande raffinatezza, commissionata da Luigi XIV per l’educazione del Delfino di Francia.

Descrizione dell’opera

  • Titolo: Stampa tratta da Les Métamorphoses d’Ovide en rondeaux

  • Autore: Isaac de Benserade (testo), Le Clerc, Chauveau e Le Brun (incisioni)

  • Editore: De l’Imprimerie Royale, Parigi, 1676

  • Tecnica: Acquaforte su carta vergellata (testo al verso)

  • Dimensioni:

    • Incisione: cm 7,5 × 9 (alla battuta del rame)

    • Foglio: cm 27 × 20

Importanza storica e artistica

L’opera di Benserade è una delle più celebri reinterpretazioni seicentesche delle Metamorfosi di Ovidio. La particolarità di questa edizione è il suo approccio didattico ed estetico: ogni mito è presentato attraverso una citazione in latino, una riscrittura in versi (i rondeaux, tipici componimenti poetici francesi) e un’incisione su rame che illustra la scena.

Le incisioni furono realizzate da tre importanti artisti dell’epoca:

  • Sébastien Le Clerc (1637-1714), incisore di corte del Re Sole

  • François Chauveau (1613-1676), celebre illustratore parigino

  • Charles Le Brun (1619-1690), pittore ufficiale di Luigi XIV

Questa stampa rappresenta un esempio straordinario di arte barocca, caratterizzata da un tratto preciso e dettagliato, che enfatizza la drammaticità e il dinamismo delle scene mitologiche.

Valore collezionistico

L’opera, stampata presso l’Imprimerie Royale, è una testimonianza del lusso e della raffinatezza della cultura francese sotto Luigi XIV. Le incisioni, realizzate con grande maestria, sono oggi oggetti di culto tra i collezionisti di libri antichi, incisioni del XVII secolo e iconografia mitologica.

Un pezzo di altissimo valore storico e artistico, espressione della grande tradizione incisoria francese e dell’interesse del Re Sole per l’arte e la letteratura classica.

Autoritratto accigliato da Rembrandt 1630 (Falso d’autore)

75,00 

Titolo: Autoritratto accigliato, da Rembrandt 1630
Autore: Filippo Mattarozzi
Tecnica: inchiostro, accenni di matita ed interventi a lametta su cartoncino liscio
Dimensioni: cm. 11,7 x 7,6
Epoca: XXI secolo
Stile: Falso d’autore da Rembrandt

Descrizione

Opera realizzata da Filippo Mattarozzi, disegnatore autodidatta specializzato nella riproduzione di incisioni antiche con inchiostro e matita. La sua tecnica, estremamente raffinata e meticolosa, porta spesso a confondere i suoi lavori con stampe originali del XVII secolo. Questo disegno, che riprende un soggetto di Rembrandt, si distingue per l’intensità espressiva e la fedeltà alla tradizione incisoria del maestro olandese, pur mantenendo una qualità autonoma e contemporanea.

Note biografiche sull’autore

Vincitore del Concorso Falsi d’Autore di Lu, 2023.

Premio per il concorso sul ritratto sul sito picturedraw.uk.com.

Selezionato per la mostra Venti artisti per Goya del Premio Marchionni 2020.

Autore del video in onore di Rembrandt per la TV nazionale tedesca a Leida.

Ha esposto in numerose città italiane ed europee: Firenze, Bologna, Amsterdam, Forlì, Cesena, Parma, Ravenna.

È stato recensito da critici, tra cui Enzo Dall’Ara.

Collabora con collezionisti e gallerie d’arte.

Riconoscimenti

Premiato con il 1° premio a Filippo Mattarozzi per la sua Seconda testa orientale di Rembrandt, con la motivazione:

“Per l’unicità del soggetto e la tecnica sublime e rara, che ha reso il falso talmente non falso da sembrare vero.”

Autoritratto con gli occhi spalancati da Rembrandt 1630 (Falso d’autore)

80,00 

Titolo: Autoritratto con gli occhi spalancati, da Rembrandt 1630
Autore: Filippo Mattarozzi
Tecnica: inchiostro, accenni di matita ed interventi a lametta su cartoncino liscio
Dimensioni: cm. 12,7 x 12,1
Epoca: XXI secolo
Stile: Falso d’autore da Rembrandt

Descrizione

Opera realizzata da Filippo Mattarozzi, disegnatore autodidatta specializzato nella riproduzione di incisioni antiche con inchiostro e matita. La sua tecnica, estremamente raffinata e meticolosa, porta spesso a confondere i suoi lavori con stampe originali del XVII secolo. Questo disegno, che riprende un soggetto di Rembrandt, si distingue per l’intensità espressiva e la fedeltà alla tradizione incisoria del maestro olandese, pur mantenendo una qualità autonoma e contemporanea.

Note biografiche sull’autore

Vincitore del Concorso Falsi d’Autore di Lu, 2023.

Premio per il concorso sul ritratto sul sito picturedraw.uk.com.

Selezionato per la mostra Venti artisti per Goya del Premio Marchionni 2020.

Autore del video in onore di Rembrandt per la TV nazionale tedesca a Leida.

Ha esposto in numerose città italiane ed europee: Firenze, Bologna, Amsterdam, Forlì, Cesena, Parma, Ravenna.

È stato recensito da critici, tra cui Enzo Dall’Ara.

Collabora con collezionisti e gallerie d’arte.

Riconoscimenti

Premiato con il 1° premio a Filippo Mattarozzi per la sua Seconda testa orientale di Rembrandt, con la motivazione:

“Per l’unicità del soggetto e la tecnica sublime e rara, che ha reso il falso talmente non falso da sembrare vero.”

AVELINE Pierre, Autunno, XVIII secolo

80,00 

Autunno è un’incisione realizzata da Pierre Aveline nel XVIII secolo.
Questa opera è un esempio di acquaforte su carta vergellata, con una parziale filigrana non riconosciuta.

  • Dimensioni del foglio: cm. 32×23 senza margini, rifilata alla linea marginale
  • Firmato: sotto la linea quadrata, a sinistra ‘Pierre Aveline del. Sculp.’ e a destra ‘Bouché pinx.’
  • Pubblicazione: ‘a Paris chez Charpentier rue St Jacques au Coq’

Bartholomeus Breenbergh, Basan, 1771

30,00 

Bartholomeus Breenbergh, Basan, 1771 è un’incisione realizzata da Pierre-François Basan, pubblicata nel 1771.
Questo lavoro fa parte del Cabinet du Duc de Choiseul, una raccolta di stampe incise basate sui dipinti del Duc de Choiseul.

  • Dimensioni del foglio: cm. 30×20 circa
  • Dimensioni dell’incisione: cm. 17×14 circa
  • Tecnica: Acquaforte
  • Supporto: Carta vergellata
  • Condizione: Ottime

Berckheyde, van de Velde, Basan, 1771

30,00 

Veduta di Harlem è un’incisione realizzata da Job Adriaensz Berckheyde e Adriaen van de Velde, pubblicata da Pierre-François Basan nel 1771.
Questa opera fa parte del Recueil d’estampes gravées d’après les tableaux du cabinet de Monseigneur le Duc de Choiseul, ed è stata stampata a Parigi.

  • Dimensioni del foglio: cm. 30×20 circa
  • Dimensioni dell’incisione: cm. 14×12 circa
  • Tecnica: Acquaforte
  • Supporto: Carta vergellata
  • Condizione: Ottimo stato di conservazione

Bouttats Pieter Balthazar, (1666 – 1755)

30,00 

Liber Tobia Caput 1 è un’incisione realizzata da Pieter Balthazar Bouttats nel XVII secolo.
Questa opera è un’acquaforte firmata in lastra a destra con la dicitura P.B.Boutats fecit, che ne attesta l’autenticità.

  • Dimensioni dell’incisione: mm. 120×160 alla battuta del rame
  • Dimensioni del foglio: mm. 152×210
  • Supporto: Carta vergellata con parziale filigrana
  • Condizione: Ottime condizioni

Bouzonnet-Stella, Les jeux et plaisirs, 1657

40,00 

Les jeux et plaisirs è un’incisione realizzata da Claudine Bouzonnet-Stella nel 1657, che rappresenta i giochi di bambini attraverso l’immagine di putti giocosi.
Questo lavoro è tratto dall’opera Les jeux et plaisirs de l’enfance, illustrando la gioia e l’innocenza dell’infanzia.

  • Dimensioni del foglio: cm. 12×15 circa
  • Dimensioni dell’incisione: cm. 10×14 circa
  • Supporto: Carta leggera retro bianco
  • Condizione: Ottimo stato di conservazione

Braun, Georg & Hogenberg Terracina Civitates Orbis Terrarum di Abraham Ortelius 1578

280,00 

BRAUN, Georg & HOGENBERG, Frans
Titolo: Terracina
Tratta da: Civitates Orbis Terrarum, a cura di Abraham Ortelius
Luogo di pubblicazione: Colonia, 1578
Tecnica: Incisione in rame (acquaforte) acquarellata in epoca successiva
Supporto: Carta vergellata
Dimensioni: cm 42 × 54 circa
Condizioni: Ottime, con piccola riparazione professionale al verso sugli angoli superiori

Descrizione:
Rara e magnifica veduta prospettica della città di Terracina, realizzata nel 1578 da Georg Braun e Frans Hogenberg, tra i maggiori incisori e cartografi del Rinascimento. L’opera è tratta dal celebre atlante Civitates Orbis Terrarum, compilato sotto la direzione di Abraham Ortelius, considerato il primo vero atlante urbano del mondo, e pubblicato a Colonia tra il 1572 e il 1617.

La mappa è una straordinaria fusione tra arte e scienza cartografica, in cui la rappresentazione architettonica e paesaggistica è resa con grande attenzione al dettaglio. Terracina è raffigurata con edifici, mura, porti e colline circostanti, offrendo una visione storica impareggiabile dell’assetto urbano del tempo.

Colorata a mano in epoca successiva, con tonalità armoniose e rispettose dei modelli cinquecenteschi, la stampa conserva margini generosi e si presenta in ottime condizioni generali.

Note: Il Civitates Orbis Terrarum fu concepito come complemento al Theatrum Orbis Terrarum di Ortelius, il primo atlante moderno. L’opera documenta la topografia urbana europea e mediterranea, divenendo una fonte primaria per la storia dell’urbanistica e della cartografia rinascimentale.

Esemplare ricercato e perfetto per collezionisti, studiosi e istituzioni.

Braun, Georg & Hogenberg, Tibur (Tivoli) da Civitates Orbis Terrarum 1578

280,00 

BRAUN, Georg & HOGENBERG, Frans
Titolo: Tibur (Tivoli)
Tratta da: Civitates Orbis Terrarum
Luogo di pubblicazione: Colonia, 1578
Tecnica: Incisione in rame (acquaforte), acquarellata in epoca successiva
Supporto: Carta vergellata con filigrana (non identificata)
Dimensioni: cm 42 × 54 circa
Condizioni: Ottime. Lievi riparazioni professionali al verso sugli angoli superiori, non invasive, senza alcun impatto sull’immagine incisa.

Descrizione:
Splendida veduta prospettica della città di Tivoli, anticamente conosciuta come Tibur, realizzata nel 1578 da Georg Braun e Frans Hogenberg, fra i principali protagonisti della cartografia urbana del Rinascimento. L’opera è tratta dal celebre Civitates Orbis Terrarum, considerato il primo atlante urbano illustrato del mondo, nato come complemento al Theatrum Orbis Terrarum di Ortelius.

L’incisione rappresenta Tivoli con straordinaria accuratezza topografica e una raffinata sensibilità artistica, offrendo una preziosa testimonianza visiva della città nel XVI secolo: sono visibili i principali edifici, le mura e il paesaggio collinare circostante, disegnati con cura minuziosa.

Colorata a mano in epoca successiva, la stampa conserva tonalità armoniche che esaltano i volumi e l’articolazione urbana. Margini ampi e stato di conservazione eccellente, con interventi minimi e invisibili sul verso.

Note: Le vedute contenute nel Civitates Orbis Terrarum sono fra i più importanti documenti della geografia storica rinascimentale. Questa tavola, dedicata a Tivoli, è una delle più ricercate per il valore storico, estetico e documentario.

Pezzo raro e di grande fascino, adatto a collezionisti, studiosi o esposizioni museali.

Brueghel, Basan, 1771

30,00 

Brueghel, Basan, 1771 è un’incisione realizzata da Pierre-François Basan, pubblicata nel 1771.
Questa opera fa parte del Cabinet du Duc de Choiseul, un’importante raccolta di stampe basate sui dipinti del Duc de Choiseul.

  • Dimensioni del foglio: cm. 30×20 circa
  • Dimensioni dell’incisione: cm. 14×12 circa
  • Tecnica: Acquaforte
  • Supporto: Carta vergellata
  • Condizione: Ottimo stato di conservazione

Jan Brueghel il Vecchio, noto anche come Bruegel dei Velluti, è stato un rinomato pittore fiammingo, membro di una famiglia di artisti.
È il figlio di Pieter Bruegel il Vecchio e il padre di Jan Brueghel il Giovane.

C.Gillot, Leone, Teatro, 1700

20,00 

Leone, Teatro è un’incisione realizzata da Claude Gillot nel 1700.
Questa opera, che misura cm. 8×10, è un esempio significativo del periodo rococò, caratterizzato da dettagli vivaci e una composizione dinamica.

  • Dimensioni del foglio: cm. 8×10 circa
  • Tecnica: Acquaforte
  • Supporto: Carta vergellata
  • Condizione: Ottimo stato di conservazione

C.Le Brun, L.Desplaces, Manoah, 1730

50,00 

Manoah e sua moglie è un’incisione realizzata da Louis Desplaces nel 1730, su soggetto di Charles Le Brun.
Questa opera è un esempio di acquaforte e bulino su carta vergellata senza filigrana, rifilata alla battuta del rame.

  • Dimensioni dell’incisione: cm. 28×34 circa senza margini apprezzabili
  • Condizione: Buone condizioni, con tre piccoli fori e stampa un po’ sbiadita

C.V.Sichem, da Goltzius, 1646

35,00 

C.V. Sichem, da Goltzius è una xilografia realizzata da Christoffel van Sichem nel 1646, rappresentante La Crocifissione.
Questo lavoro è tratto dall’opera Bibels tresoor, ofte Der zielen lvsthof, pubblicata da Pieter Jacobsz Paets ad Amsterdam nello stesso anno.

  • Dimensioni del foglio: mm. 112×75 circa, con piccoli margini
  • Dimensioni dell’incisione: mm. 112×75 circa
  • Tecnica: Xilografia
  • Supporto: Carta vergellata
  • Condizione: Ottima

Cadmo e Ermione (Armonia), Metamorfosi di Ovidio, acquaforte del 1676

30,00 

Questa splendida incisione del 1676 proviene dalla prestigiosa edizione delle “Métamorphoses d’Ovide en rondeaux” di Isaac de Benserade, un’opera di grande raffinatezza, commissionata da Luigi XIV per l’educazione del Delfino di Francia.

Descrizione dell’opera

  • Titolo: Stampa tratta da Les Métamorphoses d’Ovide en rondeaux

  • Autore: Isaac de Benserade (testo), Le Clerc, Chauveau e Le Brun (incisioni)

  • Editore: De l’Imprimerie Royale, Parigi, 1676

  • Tecnica: Acquaforte su carta vergellata (testo al verso)

  • Dimensioni:

    • Incisione: cm 7,5 × 9 (alla battuta del rame)

    • Foglio: cm 27 × 20

Importanza storica e artistica

L’opera di Benserade è una delle più celebri reinterpretazioni seicentesche delle Metamorfosi di Ovidio. La particolarità di questa edizione è il suo approccio didattico ed estetico: ogni mito è presentato attraverso una citazione in latino, una riscrittura in versi (i rondeaux, tipici componimenti poetici francesi) e un’incisione su rame che illustra la scena.

Le incisioni furono realizzate da tre importanti artisti dell’epoca:

  • Sébastien Le Clerc (1637-1714), incisore di corte del Re Sole

  • François Chauveau (1613-1676), celebre illustratore parigino

  • Charles Le Brun (1619-1690), pittore ufficiale di Luigi XIV

Questa stampa rappresenta un esempio straordinario di arte barocca, caratterizzata da un tratto preciso e dettagliato, che enfatizza la drammaticità e il dinamismo delle scene mitologiche.

Valore collezionistico

L’opera, stampata presso l’Imprimerie Royale, è una testimonianza del lusso e della raffinatezza della cultura francese sotto Luigi XIV. Le incisioni, realizzate con grande maestria, sono oggi oggetti di culto tra i collezionisti di libri antichi, incisioni del XVII secolo e iconografia mitologica.

Un pezzo di altissimo valore storico e artistico, espressione della grande tradizione incisoria francese e dell’interesse del Re Sole per l’arte e la letteratura classica.

Cadmo e il Dragone, Metamorfosi di Ovidio, acquaforte del 1676

30,00 

Questa splendida incisione del 1676 proviene dalla prestigiosa edizione delle “Métamorphoses d’Ovide en rondeaux” di Isaac de Benserade, un’opera di grande raffinatezza, commissionata da Luigi XIV per l’educazione del Delfino di Francia.

Descrizione dell’opera

  • Titolo: Stampa tratta da Les Métamorphoses d’Ovide en rondeaux

  • Autore: Isaac de Benserade (testo), Le Clerc, Chauveau e Le Brun (incisioni)

  • Editore: De l’Imprimerie Royale, Parigi, 1676

  • Tecnica: Acquaforte su carta vergellata (testo al verso)

  • Dimensioni:

    • Incisione: cm 7,5 × 9 (alla battuta del rame)

    • Foglio: cm 27 × 20

Importanza storica e artistica

L’opera di Benserade è una delle più celebri reinterpretazioni seicentesche delle Metamorfosi di Ovidio. La particolarità di questa edizione è il suo approccio didattico ed estetico: ogni mito è presentato attraverso una citazione in latino, una riscrittura in versi (i rondeaux, tipici componimenti poetici francesi) e un’incisione su rame che illustra la scena.

Le incisioni furono realizzate da tre importanti artisti dell’epoca:

  • Sébastien Le Clerc (1637-1714), incisore di corte del Re Sole

  • François Chauveau (1613-1676), celebre illustratore parigino

  • Charles Le Brun (1619-1690), pittore ufficiale di Luigi XIV

Questa stampa rappresenta un esempio straordinario di arte barocca, caratterizzata da un tratto preciso e dettagliato, che enfatizza la drammaticità e il dinamismo delle scene mitologiche.

Valore collezionistico

L’opera, stampata presso l’Imprimerie Royale, è una testimonianza del lusso e della raffinatezza della cultura francese sotto Luigi XIV. Le incisioni, realizzate con grande maestria, sono oggi oggetti di culto tra i collezionisti di libri antichi, incisioni del XVII secolo e iconografia mitologica.

Un pezzo di altissimo valore storico e artistico, espressione della grande tradizione incisoria francese e dell’interesse del Re Sole per l’arte e la letteratura classica.

Caino e Abele, 1850

20,00 

Caino e Abele è un’incisione realizzata nel 1850, che rappresenta il drammatico momento in cui Caino uccide il suo fratello Abele.
Questa opera è realizzata in acquaforte e misura cm. 9×14.

  • Dimensioni del foglio: Piccolo
  • Condizione: Ottime
  • Supporto: Carta leggera

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